lunedì 21 maggio 2018

Rimedi naturali per la dermatite


La comparsa di una dermatite può dipendere da allergie, dal contatto con sostanze irritanti o anche dall’uso di farmaci e cosmetici, ma se non è scatenata da nessuna di queste cause, la sua comparsa è attribuita ad uno stress psico-fisico. Solitamente, la dermatite da stress interessa il cuoio capelluto, il viso, il collo, le mani e i piedi, ma può colpire anche la zona delle palpebre e gli occhi. L’eruzione cutanea che ne deriva può essere più o meno intensa e causare una sensazione di prurito o calore più o meno fastidiosa, provocando la necessita di grattarsi con insistenza. Questa situazione, però, non fa altro che peggiorare la condizione fisica della persona perché può comportare ferite, abrasioni, escoriazioni e un reale rischio di contrarre delle infezioni.
lavaggi troppo frequenti esposizione a sostanze irritanti attraverso l’utilizzo di alcuni cosmetici o prodotti detergenti eccessiva esposizione a umidità e/o freddo carenze alimentari Leggi anche: Tutte le news con ViviPuro Come si manifesta la dermatite da stress? La dermatite da stress si manifesta come un’infiammazione improvvisa della cute. La reazione più comune della dermatite da stress è caratterizzata da alcuni sintomi caratteristici, fra i quali l’intenso prurito è sicuramente il principale. I sintomi non differiscono granché da quelli di una normale dermatite allergica da contatto, per la quale può infatti essere inizialmente scambiata. Tra gli altri sintomi ci sono:
arrossamento della pelle desquamazione secchezza della pelle vescicole abrasioni crosticine gonfiori pruriginosi Come curare la dermatite da stress? Tra i rimedi naturali per curare la dermatite da stress citiamo: massaggi con gel d’aloe puro o addizionato con qualche goccia di olio essenziale di lavanda e camomilla. Oppure, per calmare prurito e rossore, è utile anche diminuire i lavaggi, soprattutto se fatti con detergenti troppo schiumogeni e aggressivi. Per avere sollievo dalla dermatite da stess sono ottimi i bagni a base di amido di riso: basta aggiungere qualche cucchiaio di amido all’acqua della vasca e rimanere in immersione per almeno 20/30 minuti. Infine, sembra che l’esposizione al sole sia in grado di ridurre il fastidio, soprattutto dovuto al prurito.Fonte vivi puro

Alito cattivo: cause e rimedi naturali


Uno dei fastidi più comuni che colpisce indistintamente uomini e donne di ogni età è certamente l’alito cattivo. Spesso, consapevoli di questo problema, ci si costringe a stare a debita distanza dalle persone, a parlare e sorridere poco; la situazione peggiora ulteriormente in coppia, quando si vorrebbe baciare qualcuno. Quali le cause dell’alitosi? Come è possibile risolvere questo problema? Ecco alcuni rimedi naturali molto utili che possono alleviare il fastidio.
Le cause Per primo luogo è importante sapere che l’alito cattivo può essere conseguenza di diversi fattori e non è un sintomo da sottovalutare se persiste. E’ normale, ad esempio, svegliarsi la mattina con un alito un po’ più pesante perché la salivazione durante la notte è minore e quindi proliferano i germi in bocca. Per questo è consigliabile bere un bicchiere d’acqua appena svegli e lavare i denti dopo la colazione. D’altra parte una cattiva igiene orale potrebbe essere causa probabile dell’alitosi: lavare i denti e spazzolare la lingua sono abitudini quotidiane da non abbandonare mai, esattamente come fare i gargarismi mattina e sera. Bisogna inoltre tenere inconsiderazione il fatto che l’alito cattivo può essere causato da cibi particolari che si sono consumati: aglio e cipolla ma anche caffè, alcol o carne possono provocare questo problema. Quello di cui bisogna però rendersi conto è il fatto che l’alitosi potrebbe anche essere sintomo di problemi più gravi come una cattiva alimentazione, fastidi alla digestione o all’intestino e può essere legato a gastriti, diabete nonché al fumo. Per questo sarebbe buona norma, al persistere del problema, rivolgersi al proprio medico di fiducia.
I rimedi naturali Esistono però anche dei rimedi naturali molto semplici che possono aiutarvi ad alleviare il problema dell’alito cattivo in modo tale da tornare a sentirvi a vostro agio. Un primo ingrediente di grande aiuto è certamente lo zenzero. Questo rizoma infatti, con il suo sapore fresco, porta via l’alitosi lasciando la bocca fresca. Può essere consumato a pezzetti (ma attenzione al sapore forte e alle dosi) oppure sotto forma di tisana, soprattutto la sera prima di andare a dormire per favorire la digestione. Un altro rimedio naturale molto efficace è l’olio essenziale di Tea Tree, importante battericida. Aggiungetene qualche goccia sullo spazzolino prima di lavare i denti insieme al dentifricio in modo tale da “disinfettare” la bocca. Altro ingredienti fresco e utile contro l’alito cattivo è la menta. Questo ingrediente può quindi diventare un utile ingrediente per una tisana serale oppure per un decotto da consumare dopo i pasti: la sua azione lascerà una bocca fresca e pulita.Fonte vivi puro

Abbronzatura, la maschera fai da te di Clio per abbronzarsi presto ed in salute


Abbronzarsi subito e senza rischi è possibile: tante le ricette di maschere e lozioni fai da te, che permettono di ottenere in poco tempo un’abbronzatura perfetta in tutta naturalezza. La maschera qui proposta è quella realizzata da Clio Zammateo, famosa make up artist, nel programma “Clio Make Up”. Gli ingredienti necessari per preparare questa ricetta naturale sono 2 cucchiai di polpa di kaki, 1 carota e 2 cucchiai di polpa di zucca.
Il procedimento da seguire è molto semplice: per prima cosa occorre versare in una terrina la polpa di kaki e la carota grattugiata e mescolare. Kaki e carota contengono molta vitamina C e soprattutto betacarotene, un precursore della vitamina A che favorisce e mantiene l’abbronzatura. Si procede poi ad aggiungere due cucchiai di polpa di zucca. Mescolato il tutto, la maschera va applicata su viso e decolletè per 15 minuti circa. Risciacquate con acqua fresca.
Ricorrere a maschere naturali è un ottimo modo per favorire l’abbronzatura, evitando dannose scottature alla pelle e raggiungendo gradualmente ed in salute una gradevole abbronzatura dorata. Inutile dire che all’utilizzo di questa maschera va sempre affiancato il ricorso ad una buona protezione solare, da applicare sempre prima dell’esposizione al sole. Ciò permette di ritardare l’invecchiamento cutaneo e prevenire rischi di allergie e tumori alla pelle.Fonte vivi puro

Pulizia viso fai da te: i 4 rimedi naturali più efficaci


Ecco 4 efficaci rimedi naturali per la vostra pulizia del viso fai da te. In poche semplici e veloci mosse renderete la vostra pelle più luminosa e liscia. Vediamo quali sono. La pulizia viso è un gesto necessario per la salute della nostra pelle. Un’azione che può essere realizzata anche utilizzando gli elementi che la natura ci offre, ingredienti per la nostra pulizia viso fai da te che ci assicurano un notevole risparmio economico. Rimedi naturali semplici e veloci che possiamo preparare in poche mosse ottenendo degli ottimi risultati. Zucchero di canna e olio di oliva sono gli ingredienti per il nostro primo scrub al naturale che ci donerà una pelle liscia, curata e sana.
Per prepararlo è necessario mescolare un cucchiaino di zucchero di canna con uno di olio di oliva fino ad ottenere un composto pastoso. Prima di applicare il vostro scrub ricordatevi di pulire il viso accuratamente, una volta steso lasciatelo agire per qualche minuto prima di risciacquarlo. Il secondo rimedio fai da te molto efficace è la maschera purificante al cetriolo e menta che ha un’azione idratante, rinfrescante ed esfoliante. Oltre a mezzo cetriolo e venti foglie di menta sono necessari due cucchiai di yogurt bianco e due di farina d’avena. Una volta tagliato il cetriolo a piccoli pezzi frullatelo assieme alle foglie di menta, lasciate riposare per dieci minuti prima di aggiungere la farina e lo yogurt. Una volta pronta la vostra maschera applicatela sul viso per quindici minuti, il tempo necessario perché faccia la sua azione.
Se il vostro problema sono punti neri e brufoli un’ottima soluzione è la maschera al limone, armatevi del succo di mezzo limone, di un albume d’uovo e di quattro cucchiaini di miele. Il primo passaggio è montare, in una ciotola, l’albume a neve, una volta terminato aggiungete il miele e il limone e amalgamate il tutto. Applicatelo sul viso per dieci minuti e subito dopo lavatevi con acqua tiepida in modo da togliere tutti i residui. Un ultimo rimedio fai da te se avete una pelle spenta e opaca è la maschera con miele, latte fresco e farina. Versate in una terrina tutti gli ingredienti, mescolateli sino a ottenere un composto omogeneo e applicatelo sul viso. A questo punto aspettate per dieci minuti che la maschera svolga la sua azione, passato il tempo di posa il vostro viso sarà più luminoso e vitale che mai.Fonte vivi puro

giovedì 17 maggio 2018

Semi di lino: proprietà, benefici e tutti gli usi


I benefici effetti dei semi di lino sull'organismo Gustosi e nutrienti, i semi di lino vantano numerose qualità benefiche per l'intero organismo cosi come l'olio che se ne estrae. Ecco i principali. Antinfiammatori e immunostimolanti I semi di lino contengono acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico, e grassi saturi come l’acido stearico e palmitico, mucillagini emollienti, proteine, sali minerali e lignani, un genere di polifenoli antiossidanti capaci di contrastare funghi e batteri e, secondo gli studi fitologici, di esercitare un effetto preventivo contro le patologie correlate allo stile alimentare come il diabete di tipo II e il cancro, in particolare contro i tumori estrogeno-dipendenti. Inoltre gli acidi grassi dei semi di lino svolgono una potente azione antinfiammatoria e immunostimolante e intervengono nella formazione delle membrane cellulari, rinforzandole e contrastando i processi infettivi e degenerativi e l’invecchiamento dei tessuti. Per questo è consigliato spesso come coadiuvante in tutte le patologie croniche, come le artriti, l'asma e le emicranie ricorrenti. Semi di lino per cuore e arterie Ricchi di acidi grassi essenziali Omega 3, 6 e 9, i semi di lino esercitano un benefico effetto sul sistema cardiovascolare perché promuovono l'espulsione del colesterolo LDL, favorendo la sintesi del colesterolo buono HDL, regolarizzando il battito cardiaco e prevenendo l’insorgere di malattie cardio-vascolari. Inoltre aiutano a smaltire i trigliceridi, mantenendo le arterie pulite e regolando la pressione sanguigna.
Cervello e sistema nervoso L'effetto antidegenerativo dei semi di lino si estende anche al cervello e al sistema nervoso: oltre a proteggere le arterie cerebrali dalla sclerosi, contengono vitamine del gruppo B, vitamina C ed E, sali minerali come magnesio, calcio, potassio, zinco, ferro, manganese, rame, fosforo e selenio e acidi grassi essenziali come la fosfatidilcolina - un componente delle membrane cellulari - che aiutano a proteggere le cellule cerebrali dalle malattie neurodegenerative, migliorando anche le prestazioni cognitive. Sistema gastroenterico L'azione antinfiammatoria e lenitiva dell'olio di semi di lino è un toccasana per le mucose dello stomaco, che sfiamma e protegge dal rischio di gastriti e ulcere. Inoltre contiene mucillagini dolcemente lassative che regolano le funzioni intestinali, liberando l'organismo dalle scorie e contrastando disturbi come la stipsi e il colon irritabile, con un effetto emolliente e preventivo contro le intolleranze alimentari di origine tossica o infiammatoria. Per un'azione più blanda ma efficace è consigliabile, alla sera, preparare un "infuso a freddo" ponendo un cucchiaino di semi di lino in un bicchiere d'acqua minerale naturale, coprire il bicchiere con un piattino e lasciarli riposare tutta la notte, perché rilascino le loro mucillagini cicatrizzanti e lenitive. La mattina bere l’acqua a digiuno. Sistema riproduttivo L'olio di semi di lino regola le mestruazioni e contribuisce a contrastare sia i disturbi menopausali che i sintomi della sindrome dell'ovaio policistico, come l'aumento di peso, le irregolarità mestruali, l'infertilità, l'acne e la proliferazione di peli (irsutismo). N.B. Se consumati crudi, i semi di lino come altri alimenti possono interferire con il metabolismo dello iodio. E' preferibile quindi consumati con moderazione in caso di ipotiroidismo da carenza di iodio. L'olio di semi di lino, inoltre, non va assunto in concomitanza con l'aspirina, i farmaci antinfiammatori e anticoagulanti e gli integratori contenenti aglio o ginkgo biloba, olio di pesce.
Come assumere l’olio di semi di lino Dato l'elevato contenuto di acidi grassi (fino al 58%) è sufficiente assumere un cucchiaino di semi di lino, la mattina a digiuno, per soddisfarne il fabbisogno quotidiano. Una volta aperto, l’olio di lino va conservato in frigorifero, per non più di un mese. È importante assicurarsi che l'olio di semi di lino per uso alimentare sia garantito puro. Prima di acquistarlo controllate quindi che nell’INCI (internatiomnal nomenclature of cosmetic ingredients) riportato sulla confezione sia indicato come Linum Usitatissimum Oil senza sostanze chimiche aggiunte. Olio di semi di lino per pelle e capelli Grazie alle sue elevate capacità antiossidanti, l'olio di semi di lino aiuta a mantenere una carnagione liscia, compatta e idratata, contrastando la lassità dei tessuti, attenuando le rughe grazie alla sua ricchezza di acido linoleico, che regola l’idratazione, donando elasticità e resistenza all’epidermide. Per mantenere la pelle morbida ed elastica, dopo la doccia applicatelo sul corpo ancora umido, massaggiando fino a completo assorbimento. L'olio di semi di lino è noto come un vero toccasana per i capelli secchi, spenti e sfibrati: basta versarne qualche goccia sulle mani e passarle sui capelli per renderli morbidi e lucenti. In caso di capelli danneggiati o crespi applicare sui capelli un impacco nutriente di olio di semi di lino, lasciare in posa per mezz'ora e lavare con uno shampoo delicato. Applicato sulla pelle del capo l'olio di semi di lino costituisce un ottimo rimedio antiforfora, poiché normalizza la produzione di sebo, mentre nebulizzato sui capelli asciutti previene la formazione di doppie punte. Fonte riza.it

Insonnia: sintomi, cause, cure e rimedi naturali


Gli oligoelementi che favoriscono il sonno Il composto ManganeseCobalto è l'oligoelemento di base dei disturbi del sonno, che l'oligoterapia attribuisce ad una distonia del sistema neurovegetativo. Ad esso si associano altri oligoelementi: Il Magnesio è utile nell'insonnia primaria accompagnata da ipereccitabilità motoria, con spasmi, crampi, senso di oppressione e affaticamento psicofisico, umore tendenzialmente depresso. Il Fosforo è consigliato nelle insonnie da stress e ansia, con iperemotività, astenia mentale, calo delle prestazioni intellettuali, abulia. La terapia prevede una dose sublinguale di Manganese-Cobalto a giorni alterni, più una di Magnesio o di Fosforo in base al tipo d'insonnia.
I diversi tipi d'insonnia Capita a tutti, ogni tanto, di dormire male o di passare una notte in bianco, ma se il problema perdura oltre una settimana c'è il rischio che si inneschi un circolo vizioso tale da renderlo cronico. Ricorrere ai sonniferi però è una pessima idea, perché riducono le fasi REM, inducendo un sonno di cattiva qualità che ci lascia spossati al risveglio. Inoltre creano rapidamente una dipendenza psicofisica che, di rimbalzo, aggrava l'insonnia precedente non appena si smette di assumerli. i rimedi verdi contro l'insonnia primaria L'insonnia primaria (o condizionata) costituisce il 15% circa delle insonnie. Chi ne soffre vive con angoscia e tensione il fatto stesso di andare a letto e mettersi a dormire. Benché sia insonnolito all'ora di coricarsi, non appena si mette a letto si ritrova improvvisamente sveglio, irrequieto, incapace di dormire. Questo tipo di insonnia colpisce in genere soggetti tendenzialmente ansiosi, afflitti spesso da cefalee, tensione muscolare, irrequietezza motoria. Il fitoterapico più indicato in questi casi è l'Escholzia Californica, una papaveracea ansiolitica, antispasmodica e rilassante, priva di sostanze narcotiche e tossicità, utile anche quando l'insonnia si accompagna con la cefalea. Si assume in tintura madre, 30 gocce due o tre volte al giorno. Tra gli omeopatici è utile Gelsemium, rimedio specifico dell'insonnia condizionata, tipica di chi si corica con l'angoscia di non riuscire ad addormentarsi e di passare un'altra notte in bianco. Si assume alla 30 CH, 3 granuli tre volte al giorno fino a miglioramento.
I farmaci che generano insonnia Pochi sanno che molti farmaci di uso comune interferiscono con il sonno: in particolare gli antidepressivi, gli ansiolitici e gli estratti tiroidei, ma anche i bronco-dilatatori usati contro l'asma, i beta-bloccanti, gli steroidi e gli ipnotici, che inducono rapida assuefazione, possono portare rapidamente ad una grave insonnia persistente. Se si è costretti a usarli si può contrastarne l'effetto negativo assumendo, subito dopo il farmaco, 3 granuli di Nux Vomica 9 CH, sotto la lingua.Insonnia da addormentamento ritardato È l'insonnia dei cosiddetti gufi, che non riescono ad addormentarsi prima che sia notte fonda e continuano a rigirarsi nel letto, spostare coperte e cuscini, accendere e spegnere la luce per controllare l'ora ecc. Quando riescono ad addormentarsi, però, il sonno si protrae indisturbato per le successive 7/8 ore. La sindrome da sonno ritardato è dovuta allo spostamento in avanti di 4/5 ore del ritmo sonno-veglia rispetto a quello buio-luce. Per questo tipo di insonnia può essere utile assumere per un breve periodo un'integrazione di melatonina naturale a basso dosaggio per riallineare i ritmi circadiani, nella dose di 1 compressa un'ora prima di coricarsi, per un mese. La floriterapia consiglia il fiore di Bach White Chestnut, prezioso per tutti coloro e passano la notte svegli a rimuginare sul sonno che non arriva. Se ne prendono 2 gocce in due dita d'acqua mezz'ora prima di dormire. Tra i rimedi omeopatici è indicato Arnica, rimedio delle persone fisicamente ed emotivamente ipersensibili, tese e tendenzialmente ipocondriache, che si rigirano nel letto senza trovar pace: un tipo di insonnia che nasconde talvolta un'angoscia di morte. Si assume alla 15 CH, 5 granuli un'ora prima di coricarsi. Se l'insonnia è invece dovuta all'iperattività mentale è preferibile assumere Coffea cruda 5 CH, 5 granuli prima di coricarsi, ripetibili durante la notte. Insonnia da risveglio precoce Contrariamente ai gufi, le cosiddette allodole si addormentano facilmente, magari davanti alla TV, e in genere si coricano presto. Ma alle prime luci si svegliano e non riescono più a riaddormentarsi. Comune nelle persone anziane, la sindrome da risveglio precoce genera meno angoscia perché non influisce sulle attività lavorative, ma può essere un problema nei rapporti col partner, specialmente se uno dei due è un gufo e l'altro un'allodola. Talvolta nasconde un fondo depressivo. Il fitoterapico utile per questo tipo di insonnia è l'iperico che unisce alle proprietà ansiolitiche la capacità di aumentare la trasmissione serotoninergica, dissolvendo le ombre depressive. Si assume in tintura madre, 30 gocce in poca acqua due volte al giorno, mezz'ora prima dei pasti principali. Il rimedio omeopatico consigliato è Natrum muriaticum, particolarmente indicato per le insonnie che insorgono nel climaterio o nell'andropausa, dopo una delusione sentimentale, nelle persone riservate e chiuse. Si assume alla diluizione 15 CH, 5 granuli a metà pomeriggio e un'ora prima di coricarsi. Insonnia a intermittenza Addormentarsi non è difficile, ma il sonno è spesso interrotto da risvegli che possono durare da pochi minuti a un'ora. Il sonno poi riprende, per interrompersi nuovamente dopo un po'. Questo tipo di insonnia è dovuto a uno stato di sovreccitazione del sistema nervoso, che rende la persona ipersensibile agli stimoli interni ed esterni. In genere colpisce le persone caratterizzate da ansia da ipercontrollo. Un buon rimedio dell'insonnia a intermittenza è la scutellaria: la sua capacità sedativa, paragonabile a quella delle benzodiazepine, rilassa rapidamente il sistema nervoso, favorendo un sonno profondo. N.B. Non assumere in gravidanza o durante l'allattamento. Modo d'uso: 20/30 gocce di tintura madre in poca acqua due o tre volte al giorno. Il rimedio floreale indicato per questo tipo di insonnia è Cherry Plum, da assumere in diluizione, nella dose di 4 gocce quattro volte al giorno. Le cose sa non fare Niente doccia prima di andare a letto: è risvegliante, mentre un bagno caldo con qualche goccia di olio essenziale di sandalo rilassa profondamente. Niente ginnastica prima di dormire: mette in tensione i muscoli e stimola il rilascio di adrenalina No ai sonnellini diurni. Recuperare nel pomeriggio il sonno perduto di notte instaura un circolo vizioso di notti bianche e giorni assonnati. Meglio resistere e aspettare la sera per crollare addormentati. No al computer prima di andare a letto: genera campi magnetici che interferiscono con le onde cerebrali e alterano i ritmi del sonno i rimedi omeopatici per l'insonnia occasionale Un disturbo del sonno temporaneo può essere curato, secondo l'evento scatenante, con alcuni rimedi specifici, da scegliere in base all'evento scatenante. Tutti i rimedi vanno assunti alla diluizione 30 CH, nella dose di 3 granuli tre volte al giorno. Aconitum: Impossibilità di dormire dopo un evento di forte impatto emozionale, che ha lasciato una sensazione di paura. L'agitazione motoria rende impossibile rilassarsi, non appena si corica viene sopraffatto dall'angoscia, deve alzarsi e mettersi a camminare. Argentum nitricum: insonnia prima di un evento importante, come un esame, un appuntamento amoroso, un colloquio di lavoro, con agitazione motoria. Utile anche per i bambini che non dormono e si lamentano di avere mal di pancia prima di un'interrogazione, un compito in classe o un esame. Nux vomica è l'insonnia dell'uomo moderno, indaffarato, in costante surmenage, sempre sotto pressione, che per non cedere allo stress beve caffè, liquori e fuma molto. La sera invece si corica tardi e fatica a prendere sonno, si sveglia alle 4 o alle 5 e non riesce a riaddormentarsi fino alle 8, quando è ora di alzarsi. Ignatia amara insonnia dopo un lutto, un dispiacere, una delusione amorosa. Insonnia paradossa: può dormire nel frastuono più fastidioso ed essere sensibile al ticchettio dell'orologio, che lo esaspera impedendogli di addormentarsi. Lachesis: Insonnia in menopausa, con vampate di calore che risvegliano la donna nel mezzo della notte, senso di strangolamento e incubi minacciosi. Bellis perennis: Risveglio anticipato, nelle persone che si sentono calpestate dalla vita, stanche e profondamente traumatizzate.Fonte riza.ithttps://www.riza.it/home.html

La dieta per la donna dopo i 40 anni


Come dimagrire velocemente Sono tre le strategie di base per creare una dieta dimagrante veloce e conservare il peso forma dopo i quarant’anni, mantenendo anche una pancia piatta, fianchi e glutei snelli e tonici. La prima consiste nell’aumentare l’apporto di proteine magre e nel ridurre gli zuccheri (senza eliminarli!). La seconda nel prevenire i picchi glicemici utilizzando le corrette combinazioni dimagranti. E la terza richiede una maggiore attività fisica moderata ma costante e quotidiana. Ecco come procedere in pratica. Più proteine magre da aggiungere in ogni pasto per mantenersi in forma Per nutrire, tonificare e aumentare la muscolatura dopo i 40 anni, è importante consumare un alimento proteico in ogni pasto. A colazione, per esempio, si potrà scegliere tra frutta oleosa, latte, yogurt, ricotta, fiocchi di latte, grana o parmigiano, salmone. A pranzo e cena, si può optare per carni bianche, pesce di mare (preferibilmente ricco di Omega3 che proteggono cuore e cervello), uova, ricotta, grana e parmigiano, ma anche legumi, tofu, tempeh. La scelta non dovrebbe però cadere sulla stessa tipologia di alimento proteico mangiato a colazione. Per avere un’idea delle quantità basta fare riferimento ai menu proposti al termine di questo articolo. Occorre invece ridurre pane, pasta, cereali e derivati in genere, privilegiando il consumo di quelli integrali e con un indice glicemico medio. Vediamo perché qui di seguito.
È vero che ci vuole una dieta ipocalorica dopo i 40 anni? No, ci vogliono le corrette combinazioni dimagranti Imparare ad abbinare bene i cibi è sempre una strategia vincente, in ogni tipo di percorso dimagrante e ancor di più dopo i quarant’anni. Ed è utile anche per la prevenzione del diabete e della formazione di grasso addominale. Ma cosa sono i picchi glicemici? Scopriamolo insieme. Se, per esempio, a pranzo mangio 50g di pasta bianca (raffinata, priva di fibre) con salsa di pomodoro e basta, gli zuccheri della pasta arriveranno rapidamente nel sangue, alzeranno la glicemia (picco alto), provocando una maggior produzione di insulina e il rallentamento del metabolismo. Ciò perché il corpo percepisce un eccesso di zuccheri e cerca di metterli da parte sotto forma di grasso (soprattutto addominale). Se, invece, mangio 50g di pasta integrale condita con verdure e a queste aggiungo, per esempio, 2 uova sode o 150g di pesce, ecco allora che lo zucchero arriverà più lentamente nel sangue, modulato da fibre (pasta integrale e verdure) e proteine, il metabolismo si manterrà attivo, si bruceranno più calorie, si nutriranno i muscoli e non si manifesterà sonnolenza dopo i pasti. Quindi, a fronte di un maggior apporto calorico, ma con la presenza per l’appunto di fibre e proteine, si potrà dimagrire… mangiando, seppur sempre con moderazione e facendo attenzione alle corrette combinazioni snellenti (un cibo fonte importante di carboidrati con uno di proteine e verdure, oltre all’impiego di grassi buoni come quelli dell’olio d’oliva e dell’avocado o dei semi oleosi).
Le sostanze che non devono mancare per una alimentazione sana e snellente... Sono i fitoestrogeni che si trovano in soia e derivati (come tofu e tempeh, trifoglio rosso, semi di lino, luppolo), utili perché contrastano la perdita di estrogeni tipica a partire dai quarant’anni. Sono gli Omega3 del pesce, delle noci e, ancora dei semi di lino, che proteggono il cuore e il cervello maggiormente esposti a rischi per via delle variazioni ormonali. E’ la vitamina A degli ortaggi di colore rosso-arancio, che rivitalizza il metabolismo cellulare, stimola la circolazione, protegge le ossa e migliora l’elasticità dei tessuti. I bioflavonoidi che rafforzano i capillari e contrastano l’accumulo di liquidi e che si trovano in ribes, more, mirtilli, lamponi. Sono il calcio, la vitamina D e il magnesio, necessari per le ossa, ma anche per dimagrire: il calcio e la vitamina D aiutano a “bruciare” il grasso, il magnesio contrasta la fame nervosa e sostiene la muscolatura tonificandola. L’attività fisica è fondamentale! Basta anche solo una camminata veloce da 30 minuti al giorno, per iniziare. L’attività fisica migliora l’umore, riduce lo stress, stimola il metabolismo e aiuta a bruciare più energia, che così non si trasforma in grasso. Tra le attività più adatte troviamo il nuoto, il pilates (soprattutto per la donna che ha fatto vita sedentaria per molti anni), la corsa e il fitness. Un esempio di dieta adatta dopo i 40 anni: tre menu dimagranti per tutti i gusti Menu per chi mangia un po’ di tutto Colazione :1 bicchiere di latte caldo con un cucchiaino di cacao amaro solubile, 40g di fiocchi di avena al naturale, 1 cucchiaio di uvetta, 7 mandorle, 100g di fragole o mirtilli Spuntino (entro le 10,30):10 mandorle Pranzo: insalata di germogli di soia condita con 2 cucchiaini di olio di oliva extravergine e 2 cucchiaini di aceto di mele o succo di limone; 50g (peso a crudo) di pasta integrale al pomodoro e come secondo 2 uova sode con un contorno di verdure Merenda (entro le 17): quadratini di cioccolato fondente e 5 mandorle Cena: nsalata di sedano e noci (15g) condita con 2 cucchiaini di olio di oliva e 2 cucchiaini di aceto di mele; 200 g di petto di pollo alla piastra con carciofi o altra verdura; 30g di pane integrale A fine cena: 2 fette di ananas fresco (è diuretico e facilita l’assimilazione delle proteine) Menu per vegetariane Colazione: 1 bicchiere di latte caldo con caffè, 4 biscotti secchi, 1 mela rossa bio da mangiare con la buccia, 10 mandorle Spuntino (entro le 10,30): 100g di lamponi e 3 noci Pranzo: insalata di cicoria, rucola e songino condita con 2 cucchiaini di olio di oliva extravergine e 2 cucchiaini di aceto di mele o succo di limone 50g (peso a crudo) di fusilli integrali conditi con 1 cucchiaio di pesto; 30g di grana o parmigiano Merenda (entro le 17): una fetta biscottata con 2 cucchiaini di crema di nocciole e cacao (senza grassi idrogenati né olio di palma) e un tè verde Cena: insalata di spinaci crudi condita con 2 cucchiaini di olio di oliva, un cucchiaino di semi di sesamo e 2 cucchiaini di succo di limone; 180 g di ceci lessati e conditi con un filo d’olio, peperoncino e succo di limone; 30g di pane integrale A fine cena: 1 fetta di papaia, ricca di antiossidanti Menu per vegane Colazione: 1 tazza di tè verde, 2 fette biscottate integrali vegane con 2 cucchiaini di marmellata di arancia amara senza zucchero aggiunto, 30g di mandorle Spuntino (entro le 10,30) 1 alternativa vegetale allo yogurt, senza zucchero, con 3 noci Pranzo Insalata di radicchio rosso condita con 2 cucchiaini di olio di semi di girasole e 2 cucchiaini di aceto di mele o succo di limone 40 g di risotto allo zafferano (1/4 di bustina per una porzione) 150g di tofu alla piastra con verdure a piacere Merenda 30 g di croccantino con le nocciole Cena Insalata di carote a julienne condita con 2 cucchiaini di olio di semi di girasole e 2 cucchiaini di succo di limone 140g di tempeh cotto in padella con 2 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva 200g di tocchetti di verdure di stagione cotte in padella con 2 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva A fine cena 100g di frutti di bosco con l’aggiunta di 1 cucchiaino di stevia Ricordiamo al lettore che i suggerimenti alimentari dati in questo articolo non sostituiscono il parere del medico curante.Fonte riza.it

Pancia gonfia: cause, soluzioni, rimedi naturali


Il gonfiore addominale è uno sgradevole disturbo causato da un anomalo accumulo di gas a livello di stomaco e intestino, con sensazione di tensione addominale che induce a slacciare la cintura. Quando è occasionale non ha significato clinico ed è in genere dovuto a un eccesso di cibo o all'abitudine di ingoiare i bocconi senza averli masticati a sufficienza, o anche a un momento di ansia o stress, soprattutto se lo stato di tensione nervosa induce ad ingerire molta aria deglutendo. Molto comune è anche il gonfiore addominale femminile legato a fenomeni fisiologici come le sindromi premestruali.
Quando invece il gonfiore addominale persiste a lungo può rivelare un disturbo gastroenterico, come una disbiosi intestinale, una sindrome del colon irritabile, un'intolleranza alimentare e numerosi altri disturbi, come le intolleranze alimentari. La tisana che sgonfia la pancia Un buon rimedio contro il gonfiore addominale occasionale è una tisana a base di semi di finocchio, menta e mirtillo. Il finocchio è un potente antifermentativo, la menta promuove la digestione e il mirtillo ha un'azione antibatterica. Dopo i pasti, porre in una tazza d'acqua bollente un cucchiaino delle tre erbe miscelate, lasciar riposare 5 minuti e bere, dolcificando con un cucchiaino di miele di limone.
Prima di tutto correggere l'alimentazione La prima cosa da fare per sbarazzarsi del gonfiore addominale è correggere la propria alimentazione eliminando i cibi infiammatori o fermentativi, come l'eccesso di carni rosse, le bevande gassate, l'alcol, gli eccitanti come il caffè, gli zuccheri, il fumo, le caramelle, le gomme da masticare, ma anche l'eccesso di fibre che può infiammare le delicate pareti dell'intestino tenue, provocando meteorismo, crampi addominali e alterazioni della peristalsi, come stitichezza o diarrea. Pancia gonfia e disbiosi La disbiosi intestinale è uno stato di squilibrio della flora batterica, contrassegnata dalla proliferazione di microrganismi patogeni, come la candida o l'escherichia coli, molto spesso dovuta all'assunzione di farmaci (in particolare antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, gastroprotettori, o anche anticoncezionali) o da stress. Per contrastare la disbiosi è bene assumere fermenti lattici specifici e probiotici capaci di ricostituire una flora batterica benefica, come ilkefir e loyogurt greco. Argilla verde per assorbire le tossine e tonificare l'intestino Antisettica e rimineralizzante, l'argilla verde è particolarmente indicata quando la pancia gonfia deriva da un eccesso di fermentazione intestinale, specie se si accompagna a diarrea. Per un mese, alla sera, sciogli una punta di cucchiaino da caffè di argilla verde ventilata in mezzo bicchiere d’acqua, mescola in senso orario con un bastoncino di legno, copri con una garza e lascia riposare tutta la notte. La mattina, a digiuno, bevi solo l’acqua senza mescolare, lasciando il deposito sul fondo del bicchiere. Il gel di argilla depura il sangue e tutto l’organismo, permette l’eliminazione delle tossine e apporta alle cellule elementi indispensabili alla loro difesa e vitalità. Quando a gonfiare la pancia è un'intolleranza alimentare Uno stato persistente di gonfiore addominale può indicare la presenza di un'intolleranza alimentare, specie se il gonfiore è accompagnato da nausea, dispepsia, coliti e ritenzione idrica. I fattori che possono dare origine a un'intolleranza sono molti: virus, batteri, traumi, sostanze chimiche, stress o alterazioni ormonali possono infiammare le mucose enteriche, rendendole permeabili, così molecole "grezze" di cibo filtrano nel sangue, scatenando l'intolleranza. In questo caso è necessario sospendere temporaneamente l'assunzione degli alimenti che innescano lo stato infiammatorio e intervenire con i rimedi verdi capaci di riportare rapidamente in equilibrio il sistema. Un buon rimedio riequilibrante e sfiammante sono le tisane a base di camomillamatricaria e la malva. Ricca di azulene, uno dei più potenti antinfiammatori naturali, e di un sedativo nervino, l'alfa - bisabolo, la camomilla è battericida, antispasmodica e antivirale, ed è indicata quando l'intolleranza si manifesta con gonfiori, nausea, crampi addominali, e spasmi gastrici. Oltre a drenare l'intestino, ne favorisce la corretta motilità e contrasta l'infiammazione delle mucose, mentre le mucillagini della malva formano un gel protettivo che ne favorisce la riparazione. Modo d’uso: estratto idroalcolico di matricaria camomilla, 30 gocce diluite in una tisana di fiori e foglie di malva, tre volte al giorno. A colazione scegli il latte vegetale Per prevenire le intolleranze senza privarsi del piacere di iniziare la giornata con una colazione tradizionale si può ricorrere ai latti vegetali: privi di lattosio, grassi animali e glutine, ma ricchi di vitamine (soprattutto del gruppo B), grassi "buoni", sali minerali e fibre "morbide" che non irritano l'intestino, sono l'ideale sia per chi non tollera il lattosio che per chi soffre di disbiosi o colon irritabile. Ecco i più facili da reperire. Latte di mandorle:gustoso, rinfrescante e benefico sia per l'intestino che per il sangue e il cervello, per la sua ricchezza di sali minerali (in particolare magnesio, potassio, ferro) e vitamina E, è ottimo sia per gli adulti che per i bambini, in particolare quelli inappetenti, perché apporta più calorie degli altri. Latte di avena: ricco di fibre, proteine e carboidrati, antiossidanti e vitamina E, il latte di avena contiene alte quantità di acidi grassi essenziali e betaglucani che abbassano i livelli di colesterolo nel sangue, con grande beneficio per il sistema cardiovascolare. Latte di miglio: è il più digeribile latte vegetali. Ricco di proteine e vitamine, e privo di glutine oltre che di lattosio, il latte di miglio è tra i vari tipi di latte vegetale uno dei più poveri di grassi e di colesterolo. Inoltre risana e rinfoltisce i capelli. Latte di riso: saturo di fibre, minerali e vitamine del gruppo A, B e D e privo di glutine, ha un sapore dolce gradito ai bambini ed è piacevole da bere. Pancia gonfia e disturbi femminili Il gonfiore addominale è un disturbo quasi endemico nel sesso femminile, perché le fluttuazioni ormonali che accompagnano le diverse fasi del ciclo influenzano i numerosi recettori nervosi del "cervello intestinale" e il microbiota locale, provocando crampi, infiammazioni e disbiosi. Il fenomeno si acuisce in poi in menopausa con la diminuzione del tasso estrogenico, che in molte donne determina stress e una caduta del tono dell'umore che si traduce in infiammazioni addominali. Contro i gonfiori addominali femminili su base ormonale è efficace l' angelica(Angelica archangelica) Erba antinfiammatoria, calmante ecarminativa, l'angelica è indicata nelle acutizzazioni del colon irritabile di origine ormonale tipiche del ciclo, o in menopausa. Esercita un benefico effetto antidepressivo sul tono dell'umore e rilassa il campo viscerale, migliorando anche la digestione. Si assume in tintura madre, nella dose di 25 gocce in mezzo bicchiere di acqua due volte al giorno, per periodi non superiori a 20 giorni.Fonte riza.ithttps://www.riza.it/home.html

3 rimedi naturali per disintossicare il tuo corpo al risveglio


1° step: pulisci la lingua Può sembrare un rimedio banale ma se si impara a farlo quotidianamente si noteranno presto i salutari benefici. Al risveglio, prima di ogni altra cosa, pulisci la lingua con un apposito nettalingua in acciaio o, meglio ancora, in rame. Questo passaggio è molto importante perché consente di eliminare tutte le tossine che durante la notte affiorano in superficie, depositandosi sulla lingua. Se si consuma la colazione prima di eseguire la pulizia, le tossine rientrerebbero in circolo.
2° step: usa l’olio per eliminare le tossine Dopo aver pulito la lingua prendi in bocca un cucchiaio di olio di sesamo spremuto a freddo o, in estate, di olio di cocco. Come il precedente, anche questo rimedio aiuta a disintossicare l’intero organismo. Tieni l’olio in bocca per cinque minuti e muovilo come se dovessi fare degli sciacqui, quindi sputalo. Questo permette di attirare le tossine che non sono ancora affiorate nella mucosa orale. Questo metodo, chiamato oil pudding, è efficace anche nel ridurre mal di testa, allergie, squilibri ormonali, disturbi dell’apparato digerente e respiratorio.
3° step: bevi acqua calda A questo punto non resta che compiere l’ultimo step. Scalda dell’acqua naturale – circa mezzo bicchiere – senza farla arrivare a ebollizione. Puoi aggiungere lo zenzero se sei in sovrappeso, hai sempre freddo e fai fatica a digerire. La cannella, se soffri di disturbi intestinali e iperglicemia. Infine, il limone, se soffri di iperacidità gastrica. Da bere al mattino prima di colazione.Fonte Riza.ithttps://www.riza.it/home.html

sabato 12 maggio 2018

Depurare l’intestino con le tisane naturali


Depurare l’intestino con le tisane naturali Quali sono i principali benefici di zenzero e limone? Entrambi contribuiscono a migliorare la digestione, combattere il colesterolo cattivo e hanno potere antiossidante e antibatterico. Prendiamo in esame anzitutto le proprietà benefiche dello zenzero: è in grado di migliorare la digestione evitando la fermentazione e la formazione di gas intestinali e bloccare il senso di nausea. Lo zenzero aiuta ad alleviare i sintomi di raffreddore, mal di gola ed influenza, è un ottimo antidolorifico. Il limone, invece, è un agrume particolarmente ricco di vitamina C in grado quindi di aiutare l’organismo a prevenire o curare più velocemente eventuali raffreddori ed influenze. Il succo di limone stimola il fegato, favorisce l’eliminazione degli acidi urici e sostiene l’attività intestinale, si tratta quindi di un rimedio naturale depurativo molto efficace e alla portata di tutti.
Depurare l’intestino con le tisane naturali Quali sono i principali benefici di zenzero e limone? Entrambi contribuiscono a migliorare la digestione, combattere il colesterolo cattivo e hanno potere antiossidante e antibatterico. Prendiamo in esame anzitutto le proprietà benefiche dello zenzero: è in grado di migliorare la digestione evitando la fermentazione e la formazione di gas intestinali e bloccare il senso di nausea. Lo zenzero aiuta ad alleviare i sintomi di raffreddore, mal di gola ed influenza, è un ottimo antidolorifico. Il limone, invece, è un agrume particolarmente ricco di vitamina C in grado quindi di aiutare l’organismo a prevenire o curare più velocemente eventuali raffreddori ed influenze. Il succo di limone stimola il fegato, favorisce l’eliminazione degli acidi urici e sostiene l’attività intestinale, si tratta quindi di un rimedio naturale depurativo molto efficace e alla portata di tutti. Tisana zenzero lime e menta Ingredienti per 2 tazze: mezza radice di zenzero, metà lime, metà limone, 10 foglioline di menta, 500 ml di acqua. Procedimento: mettiamo l’acqua in un pentolino e portiamola ad ebollizione, con la fiamma bassa. Una volta che l’acqua sarà bollita, chiudiamo la fiamma e inseriamo il lime e il limone, entrambi con la scorza. Dopodiché, mettiamo anche le foglioline di menta e lasciamo due minuti in infusione. Per terminare, aggiungiamo lo zenzero e lasciamo a riposo per 15 minuti. Si consiglia di bere la tisana tiepida per abbassare la temperatura corporea o fresca come una bevanda dissetante.
Tisana zenzero e curcuma La preparazione della tisana a base di zenzero e curcuma è davvero semplice; è sufficiente portare a ebollizione una tazza d’acqua e aggiungere un cucchiaino da tè di curcuma in polvere e circa 25 gr di radice di zenzero fresco tritato. Mescolate per qualche secondo, poi coprite con un coperchio e abbassate la fiamma lasciando gli ingredienti ancora sul fuoco per circa 10 minuti. A questo punto potrete spegnere e filtrare la bevanda; a chi piace il gusto potrà berla in versione naturale mentre se preferite un retrogusto più dolce potete aggiungere un cucchiaino di miele. Tisana zenzero e cannella ricetta Lo zenzero e la cannella, se utilizzati assieme, possono offrire benefici per la salute e i principali organi del nostro corpo. Spesso vengono consumati da persone con problemi digestivi e di transito intestinale attraverso una semplice tisana. La ricetta è molto semplice. Per quanto riguarda la cannella bisogna prendere la corteccia, almeno 1 grammo per tazza, mentre il rizoma, ovvero la radice dello zenzero può essere adoperata sia fresca che essiccata. Da qui, si possono produrre due diverse varianti della tisana zenzero e cannella. La prima adotta lo zenzero fresco: basta portare l’acqua a ebollizione e aggiungere almeno quattro fette di zenzero fresco per ogni tazza e la cannella seguendo la medesima porzione. Le spezie devo essere poi lasciate in infusione per almeno otto minuti. Per la tisana zenzero essiccato e cannella, invece, basta portare anche in questo caso l’acqua a ebollizione, aggiungere un cucchiaino di zenzero essiccato e 1 grammo di cannella e lasciare in infusione per almeno otto minuti.Tisana zenzero e liquirizia La tisana a base di zenzero con l’aggiunta di liquirizia è quindi un toccasana per il nostro organismo. Prepararla è molto semplice: serve dello zenzero fresco grattugiato in non più di mezzo litro d’acqua e successivamente portata a ebollizione. Vi si aggiunge anche della liquirizia in quantità eguali e, facoltativamente, è possibile aggiungere anche dello zucchero per addolcire la bevanda, ma senza esagerare. Questo mix si dimostra molto efficace contro la tosse grassa, il raffreddore, la sinusite e la sensazione di naso tappato.Tisana zenzero e limone Ecco come realizzare una tisana buonissima a base di zenzero e limone: prima di tutto mettiamo dell’acqua tiepida in un pentolino e lasciamola bollire, dopodiché, spegniamo il fuoco, mettiamo dentro 3 fettine di zenzero fresco tagliate con cura oppure tutte grattugiate, aggiungiamo la scorza di mezzo limone e, se ci piace, anche un pizzico di peperoncino (ottimo aiuto per accelerare il metabolismo). Dopo 10 minuti versiamo la tisana in una tazza oppure in una bottiglia di vetro se preferiamo consumarla più fresca.Fonte vivi puro

Rimedi naturali per le gambe gonfie


Rimedi naturali per le gambe gonfie Rimedi e consigli utili per gambe gonfie. Con l’arrivo della stagione autunnale/invernale le gambe tendono a diventare più gonfie. A soffrirne soprattutto il genere femminile. Ma vediamo insieme quali sono cause, sintomi e consigli utili. Gambe gonfie cause e sintomi Le cause delle gambe gonfie? Il gonfiore agli arti inferiori è causato da una postura sbagliata e ripetuta nel tempo, magari un lavoro che porta a stare troppo tempo in piedi. Inoltre, può accadere anche di avere le gambe gonfie a causa delle temperature eccessivamente elevate. Nelle donne, che sono quelle che soffrono di più di questo disturbo, anche il ciclo mestruale incide: il rilascio di estrogeni e progesterone fa dilatare le vene causando gonfiore a gambe e caviglie. Altra causa delle gambe gonfie è il sovrappeso, accompagnato da una dieta ricca di sale che provoca anche ritenzione idrica. Tra i sintomi c’è sicuramente un senso di pesantezza a fine giornata. Attenzione, se dovesse esserci anche qualche altro sintomo come dolore, arrossamento, crampi notturni e prurito è meglio rivolgersi al medico per un controllo più approfondito.
Gambe gonfie rimedi e consigli utili: impacchi al tè verde Quali sono i rimedi e consigli utili per le gambe gonfie? L’applicazione di impacchi al tè verde va fatta direttamente su gambe e caviglie e può contribuire a ridurre la sensazione di pesantezza e di gonfiore. Un impacco efficace può essere realizzato lasciando in infusione tutta la notte o dalla mattina alla sera delle foglie di tè verde in acqua bollente. Ne tè bisognerà immergere delle garze in cotone da strizzare ed applicare sulle gambe gonfie fin quando non si inizierà a provare sollievo.Gambe gonfie rimedi e consigli utili: una corretta alimentazione Tra i consigli utili per avere un rimedio delle gambe gonfie è una corretta alimentazione. Se il gonfiore è causato da problemi come la ritenzione idrica va certamente diminuito il consumo di quegli alimenti che la favoriscono come sale e prodotti confezionati eccessivamente salati, cibi in scatola, salumi e formaggi. Altri alimenti svolgono invece un’azione positiva sia a livello della circolazione sanguigna, sia aiutando l’organismo nei proprio processi depurativi. Tra di essi troviamo in particolare fragole, ribes e mirtilli. Consigliati anche kiwi ed agrumi, ricchi inoltre di flavonoidi e di vitamina C.
Gambe gonfie rimedi e consigli utili: i pediluvi Al fine di avere un rimedio per le gambe gonfie al fine di sconfiggere la disidratazione e di favorire l’eliminazione delle tossine. L’acqua è buona anche per effettuare freschi pediluvi e brevi docce direzionando il getto nelle zone maggiormente interessate da gonfiore e pesantezza, in modo da stimolare la circolazione. Si possono aggiungere erbe sia fresche che secche, come lavanda, menta, timo e rosmarino. Gambe gonfie rimedi e consigli utili: impacchi con aceto Utili soprattutto se il problema è legato alle caviglie gonfie, gli impacchi con aceto sono semplici da fare e non richiedono molto tempo. Basta diluire una parte di aceto in dieci parti d’acqua ed immergi poi nel liquido dei teli di cotone abbastanza lunghi da poter essere avvolti attorno alle caviglie senza stringere eccessivamente. Bastano 15-20 minuti per avvertire sollievo e leggerezza.Fonte vivi puro

Couperose: combatterla con malva e tiglio


Combattere la couperose con malva e tiglio. È possibile? Risposta affermativa. Ogni anno a febbraio l’inverno “presenta il conto” alle pelli sensibili. La causa è da individuare nella stagione fredda con i suoi sbalzi di temperatura che sfiancano i capillari delicati e poco elastici, soprattutto, ma non solo, sul viso: ecco perché la pelle risulta spesso indebolita, irritabile e arrossata. I sintomi possono manifestarsi in diverse zone del corpo: guance, naso, palpebre, mento, mani, gambe, collo e seno. Cosa fare? La couperose si può curare: si può con una cura naturale ricostituente per aumentare le sostanze indispensabili alla buona salute della pelle, sfruttando due piante ad azione antinfiammatoria. Tra queste? Il tiglio e la malva.
Proprietà della malva I fiori e in particolare le foglie della malva sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti. Per questo motivo, l’uso della malva è indicato contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per idratare, sfiammare il colon e depurare l’intestino, e per regolarne le funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa, dovuta alla capacità delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce meccanicamente sulle feci e quindi agevolandone l’eliminazione. La malva è un rimedio che non presenta nessun tipo di controindicazione, purchè non se ne abusi o non si sia a conoscenza di intolleranze verso i principi costituenti la pianta quali la malvina e la malvidina.
Proprietà del tiglio Nelle foglie e nei fiori di tiglio sono presenti flavonoidi, cumarine, oli essenziali, mucillaggini, tannini e zuccheri e sono utilizzate in fitoterapia per combattere l’insonnia, tachicardia, nervosismo e mal di testa, dovuto a stati d’ansia e di stress, perché svolgono azione rilassante sul sistema circolatorio, provocandone un abbassamento della pressione, ben tollerata in gravidanza, in fase di allattamento e dai bambini. Il tiglio, per le sue proprietà rilassanti e ansiolitiche, è utilizzato come integratore naturale per l’insonnia. Il tiglio è la pianta più indicata anche in caso di disturbi alle vie aeree dei bambini e degli adulti, perché le mucillagini contenute soprattutto nei fiori, conferiscono proprietà mucolitica e antinfiammatoria efficace in caso di tosse e catarro.Fonte vivi puro

Pelle grassa viso: i rimedi naturali


Sono tantissimi i soggetti che soffrono di pelle grassa del viso che si manifesta non solo con l’acne ma anche con una fastidiosa sensazione di “unto” sulla superficie del viso. Quali le cause che portano a questa situazione, come è possibile alleviare il fastidio ed esistono rimedi naturali in grado di eliminare definitivamente il problema? Ecco tutto quello che dovete sapere per dire addio alla pelle grassa del viso.
Quali sono le cause della pelle grassa in viso? Per prima cosa è importante distinguere la pelle grassa da una acneica: non è detto infatti che chi soffre di questo problema abbia anche molti brufoli. Se non trattata la pelle grassa con tutta probabilità aumenta la comparsa di acne ma questa non è il primo sintomo di questo fastidioso inestetismo. Tra i primi effetti infatti si può notare uno strato lucido e oleoso su alcuni punti critici del viso quali mento, naso e fronte. Inoltre aumenta il numero di punti neri, soprattutto su naso e mento, poiché l’eccesso di produzione di sebo porta alla dilatazione dei pori. La pelle grassa può essere causata da una attività troppo “energica” delle ghiandole sebacee che continuano a produrre sebo che si accumula negli strati più superficiali della pelle. Questo fatto si acuisce certamente nel periodo della pubertà ma in età adulta può essere sintomo di cattiva alimentazione, di un utilizzo errato dei prodotti per il viso oppure di uno stile di vita insano, costellato da eccesso di fumo, alcol e sedentarietà. Ad ogni modo, di fronte all’acuirsi del problema, la scelta migliore per comprenderne le cause è sempre quella di rivolgersi ad uno specialista.
Quali rimedi naturali adottare per la pelle grassa in viso? Sono principalmente tre i rimedi naturali da adottare per la pelle grassa in viso: Limone Con le sue proprietà antibatteriche e astringenti, il limone è un alleato fai da te estremamente importante. Con esso infatti potete creare facilmente un tonico da applicare sulla pelle con un dischetto di cotone. Unite in parti uguali acqua e limone, tamponate sul viso, e infine sciacquate con acqua tiepida e poi fredda per rinvigorire la pelle. Amido di mais Esattamente come per la cute grassa dei capelli, questo ingrediente può aiutare sulla pelle unta poiché assorbe il sebo in eccesso. Create quindi un composto a base di amido di mais e acqua e spalmatelo sul viso, lasciandolo agire per un quarto d’ora circa, poi sciacquate con acqua tiepida. Mela Infine per depurare la vostra pelle grassa del viso potreste sfruttare le proprietà depurative della mela. Unite quindi in un mixer mezza mela, tre chicchi di avena cotta e del succo di limone; mixate il tutto e cospargete il viso con questo composto per un quarto d’ora, poi sciacquate.Fonte vivi puro

venerdì 11 maggio 2018

Proprietà dimagranti della Tisana allo zenzero: i consigli utili


La tisana allo zenzero è una soluzione efficace e molto semplice da realizzare quando vogliamo dimagrire in maniera sana e, soprattutto, scoprire tutte le sue proprietà benefiche per il nostro organismo. Lo zenzero non è solo utile contro l’invecchiamento, ma è anche in grado di apportare numerosi benefici a organi come fegato, reni, cuore e intestino. Si tratta di una spezia, chiamata Ginger, ottenuta dalla radice di una pianta di origine orientale. In tutto il mondo questo alimento è conosciuto per i suoi aromi e per le proprietà depurative. Lo zenzero è ricco di antiossidanti, nonché di vitamine come la B6, sali minerali quali calcio, fosforo, ferro, potassio e zinco.
Dimagrante e saziante: i benefici della tisana allo zenzero Lo zenzero è uno degli alimenti principali utilizzati spesso in diete dimagranti e depuranti. Ha proprietà anticellulite anche a causa del fatto che accelera il metabolismo dei grassi e quindi lo smaltimento dei lipidi nel corpo. Grazie a un regime alimentare sano e all’esercizio fisico quotidiano, lo zenzero può avere il suo massimo effetto sul nostro corpo. Proprietà antitumorale della tisana allo zenzero Un gruppo di ricercatori provenienti dall’Hormel Institute del Minnesota, hanno potuto osservare proprietà anti tumore nello zenzero, nello specifico contro il carcinoma del colon-retto: secondo lo studio, assumere giornalmente questa spezia aiuta a prevenirlo. Proprietà antinfiammatoria della tisana allo zenzero Lo zenzero può essere adottato anche per uso estero e non solo di consumo. La spezia è infatti in grado di diminuire il dolore articolare e muscolare. In particolare, l’olio di zenzero è molto utile contro i dolori dovuti all’attività fisica come contusioni, distorsioni, stiramenti, strappi.
Proprietà digestive della Tisana allo zenzero La tisana a base di zenzero, oltre ad aiutare a dimagrire in modo sano e naturale, ha anche proprietà digestive e lenitive: è in grado di alleviare il dolore allo stomaco provocato dai crampi. Può, inoltre, diminuire i sintomi più fastidiosi della gravidanza come nausea e vomito. La tisana zenzero e limone Uno dei modi più comuni con i quali si consuma lo zenzero è tramite infuso o tisana. Spesso si aggiunge anche del limone poiché, fin dall’antichità, la commistione di queste due piante dona diversi benefici, soprattutto allo stomaco e all’intestino. Può aiutare contro la diarrea e la stitichezza e come bevanda è ricca di sali minerali, vitamine e dallo zenzero è possibile assumere gingerolo e zingiberene che aiutano la proliferazione batterica del tratto intestinale. La tisana allo zenzero e limone favorisce, infine, anche il dimagrimento, aiutando il metabolismo a bruciare più rapidamente i grassi, riequilibrando la presenza dei lipidi.Fonte vivi puro

Punti neri: cosa sono, rimedi naturali e maschera per schiarire il viso


Quando si parla di impurità del viso non ci si riferisce esclusivamente ai brufoli. Su una pelle grassa, con ghiandole sebacee particolarmente attive, è facile riscontrare il problema dei punti neri, quelle fastidiose macchioline scure che spesso si trovano su naso, mento, orecchie e schiena e che se schiacciate fanno fuoriuscire della sporcizia. Di cosa si tratta esattamente? Cosa sono i punti neri e come è possibile evitare che si manifestino? Ecco qualche suggerimento utile per dei rimedi naturali e fai da te molto semplici nonché una maschera che vi aiuterà a eliminarli in un colpo solo. Per prima cosa è importante sapere che i punti neri sono il nome comune dei cosiddetti “comedoni aperti”. Essi infatti si formano quando l’eccesso di sebo prodotto sulla pelle nel follicolo pilifero riesce a dilatare completamente il poro. Una volta entrato a contatto con l’aria, il sebo si ossida e quindi risulta di quel colore scuro. Se schiacciati, i comedoni proprio come vuole il loro nome producono un “vermetto” di sporcizia.
Le cause e i rimedi per prevenirli Oltre alla produzione di sebo eccessivo tra le cause più comuni dell’insorgere dei punti neri ci sono l’inquinamento e lo smog ma anche il fumo e prodotti troppo aggressivi sulla pelle. Buoni rimedi per evitare la loro insorgenza? Certamente struccarsi sempre la sera e depurare il viso con prodotti delicati. Inoltre è fondamentale pulire la pelle di tanto in tanto, quindi non dimenticate di fare regolarmente uno scrub per il viso: questo rimedio porterà via le impurità e la pelle morta lasciando la pelle libera di respirare.
La maschera per eliminarli Quali gli ingredienti naturali per eliminare con una maschera efficace i punti neri su zone come naso, mento e fronte? Utilissimo in questo caso è il bicarbonato di sodio. In poche e semplici mosse potrete infatti creare la vostra maschera fai da te. Unite quindi tanta acqua quanto bicarbonato (un cucchiaio e un cucchiaio ad esempio) e amalgamateli fino ad ottenere una crema da spalmare solo sulle zone incriminate. A questo punto lasciate agire fino a che la crema non si sarà completamente essiccata e comincerà a staccarsi da sola. Quindi risciacquate con acqua tiepida per portare via tutti i residui e ancora con acqua fredda per chiudere i pori. Inoltre per depurare costantemente la pelle potete utilizzare un tonico fai da te con un bicchiere di acqua, un cucchiaino di bicarbonato e uno di succo di limone da tamponare con un dischetto di cotone sulla pelle.Fonte vivi puro

Occhiaie scure: cause e rimedi naturali per eliminarle


Alzarsi la mattina con le palpebre pesanti, lo sguardo spento e delle visibili occhiaie scure sotto gli occhi non è solo sintomo di un weekend di festeggiamenti e poche ore di sonno. Certamente una delle cause primarie delle occhiaie nere o viola sotto gli occhi è aver dormito poco, se non addirittura un problema di insonnia, ma questo fattore può anche essere sintomo di altro. Quali quindi le cause più comuni dell’insorgere di occhiaie scure sotto gli occhi? E soprattutto come è possibile prevenire ed eliminare questo tipo di problema, così eccessivamente sotto gli occhi di tutti coloro che ci guardano? Ecco tutto quello che dovete sapere sulle cause più probabili e sui rimedi naturali fai da te e veloci contro le occhiaie scure.
Le cause Davvero moltissime possono essere le cause che portano ad avere nella maggior parte del tempo occhiaie scure sotto gli occhi anche la mattina appena alzati, quando dovremmo essere maggiormente riposati. Tra i problemi additati come cause più comuni delle occhiaie scure c’è senza dubbio l’accumulo di stress; ad esso può inoltre essere legata la mancanza di sonno e di un buon riposo, che nei casi più avanzati può confluire in un problema d’insonnia. Questi però sono solo tra le più comuni cause; da prendere in considerazione ci sono anche indebolimento e rilassamento dei muscoli facciali, l’assottigliamento della pelle e quindi vasi sanguigni visibili nonché una carnagione chiara e diafana, geneticamente più predisposta all’insorgere delle occhiaie. Inoltre ad aggravare il problema possono esserci allergie, anemia oppure un’eccessiva esposizione ai raggi solari senza protezione che ha rovinato la pelle delicata sotto gli occhi. Infine vi è un ultimo accorgimento da tenere in considerazione; esistono infatti genericamente due tipi di occhiaie: quelle gonfie che solitamente sono sintomo di ritenzione idrica e quelle incavate che invece possono essere causate da disidratazione.
I rimedi naturali A questo punto quali possono essere dei rimedi naturali utili per combattere efficacemente le occhiaie scure sotto gli occhi? Il primo passo è certamente quello di riposare molto e di seguire una dieta equilibrata ricca di acqua e di cibi carichi di antiossidanti quali more, mirtilli e melagrana. A seguire per eliminare i segni visibili delle occhiaie nere o viola sotto gli occhi è possibile aiutarsi con dei rimedi di bellezza molto semplici e veloci del tutto fai da te. Il più comune sono senza dubbio le fette di cetriolo fredde sugli occhi, da tenere in posa per almeno un venti minuti. Anche le fette di patate hanno lo stesso effetto: il freddo e le sostanze rilasciate da queste due verdure aiutano a ridurre il gonfiore e i segni scuri sotto gli occhi. Infine efficace rimedio naturale contro le borse sotto gli occhi è anche il tè; è possible utilizzare dei dischetti imbevuti di tè ormai raffreddato oppure le bustine già usate e ben strizzate da appoggiare sotto gli occhi: esso ridonerà colore alla carnagione e aiuterà ad attenuare la visibilità delle occhiaie scure.Fonte vivi puro

Rimedi naturali per le rughe in viso


Sono tanti gli ingredienti naturali a disposizione per cacciare via le tante odiate rughe dal nostro viso. Miele, ananas, albume, rosmarino, carote: questi e tanti altri gli alleati perfetti contro le rughe, ingredienti base di creme e impacchi fai da te. Ecco quindi una serie di idee e ricette per combattere l’invecchiamento della pelle, ovviamente in maniera rigorosamente naturale e low cost.
Creme antirughe: yogurt, miele e olio Prima crema antirughe fai da te è quella a base di yogurt, miele e olio. Realizzarla è molto semplice, in quanto occorre miscelare due cucchiaini di yogurt bianco intero, un cucchiaino di miele ed un cucchiaio di olio. Questa crema va stesa sul viso e lasciata agire per circa 20 minuti, poi risciacquata con acqua tiepida. Miracoloso è l’albume, che può essere direttamente applicato sulla pelle o utilizzato come ingrediente di una crema antirughe preparata con latte e farina. Il procedimento è il seguente: frullate un albume ed aggiungete due cucchiai di farina ed uno di latte in polvere. Stendete questa crema con movimenti rotatori, sfruttando la consistenza granulosa per un efficace scrub viso. Creme antirughe: ananas Se volete ottenere risultati miracolosi, l’ananas è ciò che non vi deluderà. Potete applicarlo direttamente sulle aree più problematiche per circa 15 minuti, oppure utilizzarlo per realizzare un’efficace crema antirughe da applicare ogni giorno. Ingredienti necessari sono ananas, yogurt bianco ed olio di mandorle, i quali vanno mixati per qualche minuto fino ad ottenere una consistenza densa e omogenea. La crema all’ananas deve essere applicata per non più di 15 minuti e rimossa con acqua calda.
Creme antirughe: la carota meglio del cetriolo Se il cetriolo è famoso per essere un perfetto ingrediente idratante e rilassante, specie per il contorno occhi, in pochi sanno che la carota ha delle formidabili proprietà antiossidanti. Ecco perché si consiglia di utilizzarla nel trattamento antirughe, preparando una crema a base di carote, succo di limone e yogurt naturale. In alternativa, potete frullare una carota lessata con miele e bicarbonato. Inaspettato antiossidante naturale è poi il rosmarino, con il quale è possibile preparare un infuso mettendo un rametto in acqua bollente per qualche ora. La crema antirughe fai da te al rosmarino prevede l’utilizzo di questo infuso insieme alla polpa di una mela e di un’arancia e al succo di un limone. Il tempo di posa è di 20 minuti, con risciacquo con acqua tiepida. Insomma, in pochi minuti e con pochi ingredienti naturali, via le rughe e via la paura di invecchiare!Fonte vivi puro

giovedì 10 maggio 2018

Fieno greco: proprietà, benefici e controindicazioni


Il fieno greco è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Può raggiungere un’altezza pari a sessanta centimetri ed è dotata di un fusto eretto e ramificato. Le sue foglie ricordano il trifoglio per forma e numero di foglie, mentre i frutti sono legumi di forma romboidale e piatta capaci di emanare un forte odore di fieno. I fiori, invece, mostrano una colorazione bianca e gialla. Questa pianta possiede diverse proprietà molto utili per la circolazione sanguigna e contro il diabete. Ecco dunque tutte le caratteristiche, le proprietà, i benefici e le controindicazioni alle quali fare attenzione.
Le proprietà del fieno greco I semi di questa pianta contengono molte sostanze nutritive e principi attivi utili al nostro organismo come fitoestrogeni, vixetina, quercetina, luteolina e alcaloidi tra cui la genzianina. Tra le vitamine presenti si segnalano la vitamina A, la vitamina C, la vitamina B1 e la vitamina PP. Sono presenti anche saponine steroidee, cumarine, lisina, triptofano e sali minerali tra i quali ferro e fosforo. Tra le proprietà più importanti, invece, si annoverano quelle antinfiammatorie, lassative, antiossidanti, rigenerative e ipocolesterolizzanti. I benefici del fieno greco Grazie al numero di sostanze nutritive, sali minerali, vitamine e principi attivi, questa pianta è in grado di elargire diversi benefici al nostro organismo. I fitoestrogeni, ad esempio, stimolano la crescita del seno e la produzione di latte, il quale assume però l’odore tipico della pianta e risulta quindi sgradevole al palato del bambino. Ciò è dovuto all’olio essenziale. Le saponine, per via della capacità di legarsi al colesterolo contenuto nel sangue, riducono l’assorbimento intestinale e diminuiscono quindi la presena di colesterolo cattivo. Le proprietà antinfiammatorie contribuiscono al benessere della mucosa intestinale, proteggendola dalle infiammazioni e dalle irritazioni. L’azione lassativa, invece, può risultare molto utile in caso di episodi di stitichezza e gonfiore addominale.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali Così come altre piante ed erbe officinali, anche l’assunzione di fieno greco può avere controindicazioni o provocare effetti collaterali al nostro organismo. La pianta è infatti sconsigliata per soggetti che soffrono di diabete a causa delle sue capacità ipoglicemizzanti e della possibilità che queste possano creare interazioni con alcuni farmaci, il fieno greco, infatti, potrebbe diminuire la capacità di assorbimento dei principi attivi. Il suo consumo è inoltre controindicato in caso di gravidanza, durante la fase di allattamento o nel caso in cui si utilizzino lassativi e prodotti che stimolano la diuresi: per questi motivi si consiglia sempre di consultare un medico. * Il contenuto riportato è di carattere orientativo a fini informativi: non sostituisce diagnosi e trattamenti medici. Non deve essere utilizzato per prendere decisioni in merito ad assunzione o sospensione di terapie farmacologiche e non può sostituire il parere di un professionista afferente a qualsiasi disciplina medico scientifica autorizzata. Articolo precedente Mirtillo: proprietà e benefici per la circolazione. Fonte vivi puro

Rimedi naturali per il mal di denti: ecco come risolvere


Quali sono le cause del mal di denti? Alveolite: infiammazione dell’alveolo (la cavità ossea in cui albergano le radici dentarie) Ascesso dentale: accumulo di materiale purulento (batteri, globuli bianchi, detriti cellulari e plasma) nei tessuti che circondano un dente Ciste dentale: sacca patologica rivestita da epitelio di rivestimento ed infarcita di fluido sieroso, mucoso o gassoso (complicanza tipica della necrosi pulpare) Gengivite: generica infiammazione delle gengive che non necessariamente dipende da un’infezione al dente Granuloma: infiammazione cronica, generalmente asintomatica e non suppurativa, dell’apice radicale e dei suoi tessuti circostanti Parodontite (piorrea): grave infezione gengivale a carico del parodonto (apparato di sostegno dei denti costituito da gengiva, fibre elastiche di collegamento ed osso mandibolare/mascellare), che favorisce la perdita dei denti Pulpite: infiammazione infettiva della polpa dentale, tipica complicanza di una carie non curata Rimedi naturali per il mal di denti: aceto L’aceto ha un alto potere disinfettante, perciò in caso di infiammazioni del cavo orale è sempre consigliato fare dei risciacqui con aceto, soprattutto quello di mele, diluito in mezzo bicchiere d’acqua.
Camomilla come rimedio naturale per mal di denti La camomilla è una pianta dalle note proprietà lenitive ed emollienti: preparate il classico infuso e usatelo come collutorio, per placare l’infiammazione. Altrimenti, potete imbevere un cotton-fioc nella soluzione liquida e andare a medicare direttamente il dente malato. La malva Altro rimedio naturale per il mal di denti? Un impacco di malva, utilizzandone i fiori: ha il potere di calmare l’infiammazione. Anche l’infuso andrà bene, per fare i risciacqui del cavo orale.
Rimedi naturali per il mal di denti: la vaniglia La vaniglia da sempre viene utilizzata come rimedio naturale in caso di infiammazioni dentali od orali e durante la dentizione infantile. Basta procurarsi dell’estratto naturale di vaniglia da applicare direttamente sulla parte dolorante: gli effetti benefici si manifesteranno immediatamente. Fonte vivi puro

Stitichezza: i rimedi naturali efficaci


Quali sono le cause che portano alla stitichezza? Questo “disagio”, detto anche stipsi, può essere dovuto a molteplici cause ed è sintomo di qualcosa su cui bisogna sempre indagare approfonditamente. A livello emotivo la stitichezza è ricollegabile a una tensione che spinge a trattenere sempre e comunque emozioni. La stitichezza può essere riconducibile a fattori ormonali (ipotiroidismo), gastrointestinali, o può esser data dall’azione di alcuni farmaci.
Rimedi naturali per la stitichezza nei bambini Tra i soggetti che soffrono maggiormente la stitichezza ci sono certamente i bambini. Questa, del resto, sorge per varie cause come i fattori psicologici a causa dei cambiamenti a cui si è sottoposti in tenera età. Quali sono i rimedi naturali per la stitichezza nei bambini? Tutto passa dalla tipologia di alimentazione. Bisogna invogliare il bambino a bere molta acqua durante il giorno e far sì che segua un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Inoltre, è necessario invitarlo a mangiare yogurt nei pasti di intermezzo o inserire nella sua dieta il giusto apporto di fibre. Infine, dargli da mangiare alimenti liquidi, per esempio brodo vegetale e zuppe. Altro aspetto importante nei bambini per combattere la stitichezza è il movimento. Questo è tra i più comuni rimedi naturali per la stitichezza nei bambini. Un soggetto sedentario, che trascorre gran parte del proprio tempo davanti alla TV a guardare cartoni, sarà più esposto al rischio di stitichezza rispetto a un bambino che gioca in maniera attiva e fa molto movimento. Rimedi naturali per la stitichezza cronica Per la stitichezza cronica, ovvero l’incapacità di andare in bagno in qualsiasi fase della vita, è consigliato come rimedio naturale l’assunzione della malva, ovvero uno dei migliori emollienti naturali. Questa è indicata soprattutto per quelle persone che soffrono di stitichezza cronica e feci secche. Si tratta di una erba ricchissima di mucillagini che lubrificano l’intestino ammorbidendo le feci e facilitando l’evacuazione.
È consigliato, a tal proposito, preparare una tisana con un cucchiaio di fiori di malva in infusione per 15 minuti in 200 ml di acqua a 85 °C. Si può preparare versando la sera, prima di andare a dormire, un cucchiaino di semi di lino in mezzo bicchiere di acqua. Altro rimedio naturale per la stitichezza cronica è l’assunzione di cibi fermentati. Per esempio? Il cavolo fermentato naturalmente, è un metodo molto consigliato: è utile mangiarne due cucchiai ogni giorno prima dei pasti principali. E ancora, per chi soffre di stitichezza cronica, si consiglia l’assunzione di anice e finocchio, che riducono vistosamente la fermentazione intestinale. Rimedi naturali per la stitichezza in gravidanza Infine, vediamo alcuni rimedi naturali utili per chi soffre di stitichezza in gravidanza. È importante assumere molta fibra alimentare che va associata ad un elevato apporto idrico. Detto ciò, però, la quantità di fibra necessaria ad assicurare un buon funzionamento dell’intestino richiede quantità esagerate di vegetali che non fanno bene in gravidanza. A tal proposito sono preferibili le fibre solubili quali glucomannano, i semi di psillio, e i semi di lino, piante ad effetto lubrificante, definite anche lassativi meccanici. Fonte vivi puro